Calvatone, 27 maggio 2012
lunedì 28 maggio 2012
martedì 22 maggio 2012
Ricordi.
"Padre Luigi Martinelli era nato a Calvatone nel 1901 e a soli 24 anni partiva
per la missione di Bengala. Tranne due brevi ritorni al paese nel 37 e nel 58
causa salute, è sempre rimasto in Pakistan tra i lebbrosi. Dai documenti che ho
ricevuto dall'archivio di Roma del PIME si comprende tutto il suo amore per
costruire case in muratura per i lebbrosi che vivevano in capanne malsane di
fango, senza cure né igiene. Nelle foto appare sempre sorridente e nelle sue lettere ai parenti e ai benefattori
racconta sempre dei progressi nei lavori, delle migliorate condizioni dei
malati, dell'ospedale, della chiesa, della scuola. Parla anche della
"Bianchina", una vecchia moto Bianchi che i suoi parenti gli avevano
regalato e che lui usava per spostarsi da un villaggio all'altro, lontani molti
chilometri l'uno dall'altro. Ha lavorato fino all'ultimo quando ha cominciato
ad accusare quei malori che in pochi mesi l'hanno portato alla morte. Quando è
stato ricoverato a Milano in gravi condizioni, molti da Calvatone si sono
recati in ospedale per donare sangue per trasfusioni ormai inutili. In paese lo
conoscevano e dal parroco avevano sempre sue notizie perché il Missionario,
meglio "al Missiunari" scriveva abitualmente. E' morto a Milano il due
novembre del 1968 ed è stato portato a Calvatone dove è sepolto nella tomba di
famiglia. Nella foto è il Padre in centro con la barba grigia che abbraccia un
bimbo ed è stata scattata durante una festa di "Benarrivato", così ha
scritto sul retro." STEFANIA MARTINELLI
lunedì 21 maggio 2012
Le Cinque Giornate di Roma
27 aprile - 1 maggio 2012
La Pro Loco Bedriacum in trasferta nella Capitale.
Il resto delle foto QUI
mercoledì 9 maggio 2012
giovedì 3 maggio 2012
Ricordi
"Anno 1953, classe quarta. Sono passati solo due anni
dalla precedente foto e se si confrontano, molti sono i cambiamenti soprattutto
nei maschi. Volti nuovi hanno rimpiazzato i compagni che sono stati fermati.
Non ci sono due maestre come potrebbe sembrare a una
prima occhiata, ma la ragazza a sinistra aveva qualche anno in più e ricordo
che io, in piedi vicino a lei nella
foto, la chiamavo affettuosamente "la mamma".
La maestra Bonati tiene una mano sulla spalla di M.
Cristina, la figlia del dott. Mantovani, che nella foto della classe seconda
non compariva ma che è sempre stata una compagna dalla prima alla quinta.
Tranne due ragazzi, gli altri sono tutti in divisa: grembiule nero e colletto
bianco per noi e blusa nera per i maschi."
STEFANIA MARTINELLI
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